Per rispettare l’ambiente, gli studenti rischiano di rinunciare a materiali utili per l’apprendimento

Cinisello Balsamo, 11 luglio 2024 Secondo una nuova ricerca condotta da Epson in Europa, Medio Oriente e Africa, il 78% degli studenti italiani (73% la media generale) preferisce non stampare materiale, anche fondamentale per lo studio, per motivi dettati da  considerazioni di natura ambientale.

Condotta nell'anno più caldo finora registrato a livello mondiale1 il sondaggio ha coinvolto 3.400 studenti di età pari o superiore a 16 anni e ha ipotizzato un possibile legame tra le preoccupazioni per il clima e il potenziale impatto sui voti.

Nello specifico, il 93% degli studenti italiani, in linea con il 92% della media, concorda sul fatto che i materiali didattici stampati favoriscono una migliore comprensione e memorizzazione delle informazioni rispetto ai soli materiali digitali2, confermando anni di ricerca3.

Tuttavia, il 92% degli studenti italiani (contro l'87%) teme che stampare troppo possa essere considerato uno spreco, oltre a essere dannoso per l’ambiente; di conseguenza, il 90%  (83% la media) si sente combattuto se stampare o meno i supporti didattici di cui ha bisogno perché vorrebbe essere il più eco-sostenibile possibile.

La ricerca mostra anche come il 90% degli studenti italiani (89% la media) concordi sul fatto che l'utilizzo di soluzioni di stampa più sostenibili sarebbe preferibile per avere meno preoccupazioni di natura ambientale e quindi poter produrre materiale stampato che è dimostrato essere un valido supporto per l'apprendimento. Le soluzioni di stampa inkjet a freddo quindi possono rivelarsi la scelta per consumare meno energia e generare una minore quantità di rifiuti rispetto alle stampanti laser4.

"In tutti i paesi in cui sono stati interpellati – ha dichiarato James Osborne di Epson Europa – è emerso che gli studenti non solo si preoccupano dell'impatto che la stampa può avere sull'ambiente, ma agiscono anche in base a tale considerazione”.

Questa scelta potrebbe avere non solo un impatto sull’apprendimento degli studenti e quindi in qualche misura sui loro risultati, ma anche potenzialmente creare difficoltà al settore dell'istruzione, che viene misurato in base alla capacità di migliorare i risultati e preparare i giovani al futuro. Le istituzioni educative devono essere coinvolte nell’azione alla quale si sentono chiamati i giovani: agire per non dover scegliere tra il loro futuro e quello del Pianeta.

Le stampanti inkjet Epson con tecnologia a freddo (Heat-Free) possono stampare i documenti riducendo al contempo i consumi energetici e gli sprechi5 poiché non utilizzano calore nel processo di stampa e consumano meno energia rispetto alle stampanti laser. La maggior parte dei modelli ha anche un minor numero di parti mobili e di consumabili6.

Mettendo a disposizione degli studenti questa soluzione, i docenti potrebbero condividere con i ragazzi l’impegno verso l’ambiente garantendo strumenti e materiali di qualità utili per un apprendimento efficace.

 

Informazioni sulla ricerca

La ricerca è stata commissionata da Epson e condotta online tra luglio e novembre 2023 da Coleman Parkes, una società indipendente che si occupa di ricerche di mercato. Sono stati interpellati 3.400 studenti di 16 o più anni, iscritti a istituti di istruzione superiore e universitaria di 28 paesi diversi.

 

1 https://unric.org/it/lorganizzazione-meteorologica-mondiale-conferma-che-il-2023-e-stato-di-gran-lunga-lanno-piu-caldo-di-sempre/

2  https://www.timeshighereducation.com/news/pen-and-paper-beats-computers-retaining-knowledge

3  Intergraf, READING PRINTED MATERIALS RESULTS IN BETTER LITERACY OUTCOMES..

4,5,6  Tecnologia a freddo | Epson Italia.

 

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Informazioni sull'autore/i

Silvia Carena
Silvia Carena
PR Manager
Data di pubblicazione:
11.07.2024