La scuola digitale secondo Epson
Le scuole hanno appena riaperto e sono ricominciati i dibattiti sul digital divide, sulla scuola digitale, i tablet in classe e via dicendo. Rispetto all’anno scorso sembra meno forte il dictat al passaggio al libro digitale ma il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, ha comunque ribadito l’impegno del governo per un massiccio investimento nel digitale e nelle nuove tecnologie. Ma cosa serve a una classe per essere digitale?
Prima di tutto una lavagna interattiva multimediale (LIM) o un videoproiettore interattivo che possa trasformare la lavagna di classe (anche quelle in ardesia) in una lavagna interattiva. Nel caso di un videoproiettore, la prestazione migliore si ottiene con un’ottica ultra-corta il quale non genera ombre sullo schermo e non abbaglia l’insegnante che verrebbe altrimenti disturbato durante la spiegazione. Il videoproiettore ideale per una classe 2.0 deve poi consentire la connessione wireless tramite tablet da parte dell’insegnante o da parte di tutta la classe. I nativi digitali sono pronti. E noi?
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