THINK BEFORE YOU PRINT!

Carta o digitale? I cosiddetti nativi non hanno dubbi. Per loro la carta potrebbe anche sparire dagli uffici. E hanno argomenti piuttosto convincenti. In tema di sostenibilità ambientale, ma anche di più agevole conservazione e gestione dei documenti, dal momento che la carta, prima o poi è destinata a deteriorarsi. I non nativi invece hanno qualche resistenza in più. Per molti “over 40” un documento è “vero” solo se cartaceo.

Tanto che, ad esempio, per correggere uno scritto hanno bisogno di vederlo stampato nero su bianco. E non si fidano troppo del digitale, mentre i cari, vecchi e polverosi faldoni sono decisamente più rassicuranti. Poi ci sono questioni di carattere tecnico e qui non ha nessuna importanza essere nativi o non nativi. Ne citiamo giusto due. Ci sono luoghi, tipo i cantieri edili, in cui non è ragionevolmente praticabile un’alternativa alla carta. Inoltre alcuni documenti, basti pensare agli atti notarili, necessitano di quella “autenticità ufficiale” che solo la carta può dare.

Per il resto, come ad esempio per le comunicazioni “di servizio” o a fruizione immediata (e-mail, bozze ecc.) il digitale basta e avanza. Conviene quindi non pensare a queste due modalità di fruizione dei documenti come antagonistiche, ma in una logica di integrazione. Si stampa quando serve, si digitalizza più che si può. Questione di coscienza ambientale, ma anche di organizzazione e di ottimizzazione dei costi. Per questo i multifunzione, che mettono tutti d’accordo, stanno riscuotendo un consenso crescente anche in ambito business. Sono strumenti versatili, concentrano in un unico dispositivo le funzioni prima affidate a copiatrice, scanner e stampante, ottimizzano costi e sono eco-attenti.

Epson, pioniere in questo settore, propone una linea di prodotti pensati per piccoli gruppi di lavoro (ormai il modulo organizzativo più diffuso all’interno delle aziende) che semplificano al massimo l’attività di digitalizzazione (sia essa scan-to-mail o scan-to-pdf) e quella di stampa. E per la stampa, la tecnologia inkjet consente di ridurre fino all’80% il consumo energetico rispetto al laser.

Infine, per chi del paperless proprio non ne vuole sentire parlare, Legambiente (già partner storico di Epson) offre alcuni semplici consigli, come per esempio stampare solo quando è davvero necessario, ricordarsi che i fogli hanno due lati, utilizzare carta riciclata o perlomeno certificata FSC e, una volta usata, gettarla negli appositi contenitori per la raccolta differenziata. Niente di stratosferico, solo un po’ di buon senso e di attenzione. Sintetizzabile nel motto “pensa, prima di stampare!”. Fa bene all’ambiente. Fa bene al portafoglio.

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Informazioni sull'autore/i

Epson Italia Blog
Data di pubblicazione:
19.06.2012